Negli ultimi anni il tema della sicurezza sta assumendo un ruolo sempre più centrale. Il verificarsi di un imprevisto è una eventualità molto comune in un ambiente industriale, per questo motivo bisogna dotarsi di tutti quei dispositivi che possono prevenire o ridurre gli incidenti.
Si occupa di questo la disciplina della Sicurezza sul Lavoro, il cui compito fondamentale è la “valutazione del rischio”, ossia la stima del rischio di esposizione ai fattori di pericolo durante lo svolgimento delle lavorazioni.
La valutazione del rischio negli impianti
Si possono delineare tre scenari possibili:
- Assenza di rischio;
- Presenza di esposizione controllata entro i limiti della norma;
- Presenza di rischio di esposizione.
Mentre nei primi due casi il problema della sicurezza non si pone, nel terzo è necessario intervenire per mettere a punto un programma di interventi di prevenzione e protezione.
Questi interventi si basano su due linee guida fondamentali:
- Progettare in sicurezza (prevenire): significa seguire durante la progettazione tutte le regole, i suggerimenti e le indicazioni forniti dall’esperienza, dalle conoscenze tecniche e scientifiche e dalla legislazione, affinché le probabilità che si verifichino eventi di rischio siano ridotte a livelli trascurabili.
- Progettare la sicurezza (proteggere): significa organizzare un’efficiente struttura di uomini, mezzi e procedure ed implementare il sistema tecnico-produttivo di cui si vuole aumentare la sicurezza, affinché gli accadimenti dannosi siano il più possibile limitati.
Se definiamo il rischio (R) come il prodotto tra la frequenza (F) di accadimento dell’evento di rischio e la magnitudo (M) delle conseguenze (ossia l’entità del danno che l’evento di rischio ha prodotto), gli interventi di protezione vanno a ridurre la magnitudo, mentre quelli di prevenzione diminuiscono la frequenza.
La prevenzione
Tra gli interventi di prevenzione possiamo citare il corretto dimensionamento e la scelta del materiale più appropriato di tutti i componenti dell’impianto in fase di progetto.
Per esempio, se con i fluidi meno aggressivi i componenti in plastica rappresentano la soluzione ideale, in caso di sostanze gravose, in particolare se trattate ad alta temperatura o ad alta pressione, converrà scegliere materiali ad alte prestazioni come la grafite.
Anche gli indicatori come quelli di pressione o di livello rientrano in questa categoria. Gli indicatori di livello, per esempio, sono molto importanti per monitorale il livello in un serbatoio chiuso, dove il riempimento o lo svuotamento eccessivo possono portare a sollecitazioni meccaniche alle quali l’apparecchio può non resistere, oppure in un recipiente aperto, dove i rischi sono legati alla possibilità che il liquido fuoriesca.
Altra attività di prevenzione fondamentale è la manutenzione, che consente di identificare i pezzi da cambiare prima che questi si rompano, causando possibili incidenti.
La protezione
Tra gli interventi protettivi troviamo invece la segnaletica di orientamento e di emergenza che in caso di incidente rende possibile una rapida evacuazione del personale.
Anche le valvole di sicurezza rientrano in questa categoria: esse sono dispositivi in grado di proteggere le apparecchiature di processo in caso di aumento di pressione, dovuto ad esempio a trasformazioni chimiche e/o fisiche, che possono portare a superare il valore di pressione di progetto dell’unità.
Altri componenti di protezione sono i copriflange, che vengono usati per proteggere operatori e macchinari da spruzzi accidentali causati da improvvise rotture di una guarnizione.
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