Nel corso degli anni l’ingegneria elettronica ha prodotto dispositivi che sono entrati nelle case delle persone cambiando completamente la loro vita e l’intera società. Circuiti elettrici, onde elettromagnetiche e geniali intuizioni hanno permesso di creare oggetti che sono diventati strumenti di comunicazione rivoluzionari e ormai imprescindibili, come la radio e la tv. Fu Guglielmo Marconi, nel 1895 a inventare la radio facendo esperimenti sulla trasmissione di onde elettromagnetiche con l’intento di creare un nuovo mezzo di comunicazione. Fondamentale fu l’idea dell’antenna, che permetteva di aumentare la distanza di trasmissione dall’apparecchio trasmittente al dispositivo ricevente.

Ci vollero però molti anni per arrivare alla radio come la conosciamo noi ora. La prima trasmissione radiofonica in Italia fu nel 1924: c’erano musica (d’opera), previsioni meteo e notizie di borsa. A occuparsi delle trasmissioni era una società fondata proprio a questo scopo, la URI (Unione Radiofonica italiana), chiamata poi EIAR, (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche), e infine, dopo la seconda guerra mondiale, RAI.

Dopo la radio arrivò il televisore, che in Gran Bretagna entrò in commercio alla fine degli anni 20, ma si diffuse ovunque soltanto dopo la seconda Guerra mondiale. La prima tv incorporava una radio che trasmetteva l’audio e avevo uno schermo piccolissimo. Poi è arrivata la tv col tubo catodico, prima in bianco e nero e poi a colori, e quindi gli schermi piatti che ben conosciamo. All’inizio la definizione delle immagini trasmesse era molto bassa: quando nel 1936 la Bbc inaugura la sua trasmissione ad “alta definizione” in realtà il sistema prevedeva solo 405 righe sul quadro dello schermo. Tecnologie diverse nel corso della storia hanno permesso poi di aumentare la qualità dell’immagine fino ad arrivare a riprodurre i colori e il movimento con la verosimiglianza che conosciamo ora. Lo sviluppo delle tecnologie è  andato di pari passo con la creazione di contenuti: la storia della tv non è soltanto quella di transistor, MHz e schermi diventati piatti, ma alla base di questo media rivoluzionario ci sono le straordinarie intuizioni e la scienza applicata dell’ingegneria elettronica.