Il grafene è un materiale supertecnologico che ha valso il Nobel nel 2010 ai suoi scopritori. Composto di atomi di carbonio, è un ottimo conduttore di calore e di elettricità, è 6 volte più elastico dell’acciaio e ha una resistenza meccanica 50 volte superiore. Ora Directa Plus, azienda italiana nata nel 2005 nel Parco Scientifico e tecnologico ComoNext di Lomazzo, ha brevettato un innovativo sistema per la depurazione delle acque contaminate da idrocarburi.

 Il materiale impiegato si chiama Grafysorber ed è a base di grafite super espansa: lo speciale processo di produzione  G+ aumenta fino al limite estremo la distanza tra i fogli di grafene che costituiscono le scaglie di grafite. Si crea così una particolare struttura a fisarmonica molto porosa, inerte e non infiammabile, che galleggia sull’acqua e assorbe gli inquinanti organici che possono poi essere facilmente recuperati, dato che con il Grafysorber non si stabiliscono legami chimici stabili, ma soltanto interazioni di tipo fisico-chimico.
Grazie a questo, è possibile riutilizzare anche il materiale assorbente e il sistema risulta perciò più economico degli altri attualmente in uso, che hanno costi ingenti. Dopo la sperimentazione, in ottobre è partito un vero e proprio progetto di depurazione che riguarderà un’area dismessa vicino a una raffineria in Romania. Una tonnellata di idrocarburi sarà rimossa dall’acqua contaminata, che verrà poi riversata in un un corso d’acqua adiacente.