Il petrolio è la fonte di energia più utilizzata del pianeta. Conosciuto fin dall’antichità, venne estratto su scala industriale per la prima volta in Pennsylvania a metà del 1800. La sua estrazione ebbe un forte impulso quando, agli inizi del 1900, iniziarono a diffondersi le automobili e il motore a scoppio.
Da allora in poi l’esigenza di avere accesso a rifornimenti di petrolio ha condizionato pesantemente la politica internazionale mondiale e ora si cercano tecnologie alternative che permettano di ottenere energia da fonti che siano rinnovabili e pulite, contrariamente al petrolio.
La produzione del petrolio richiede diverse fasi. Prima di tutto è necessario individuare il giacimento, poi bisogna procedere alla trivellazione del terreno per costruire i pozzi, che possono essere situati in terra o in mare (offshore). Tramite oleodotti o petroliere, una volta estratto il petrolio viene portato nel luogo dove sarà raffinato per renderlo utilizzabile.
Quando viene scavato il pozzo, il petrolio e il gas naturale risalgono spontaneamente lungo le pareti e affiorano in superficie. Solo il 30% del petrolio, però, emerge spontaneamente dal terreno. Per estrarne altro bisogna iniettare nel pozzo acqua o gas che mantengano alta la pressione. Esce così ancora un 10/15% di petrolio. Un altro 10/15 % si può estrarre iniettando sostanze chimiche che staccano il petrolio dalle rocce. Un’alta percentuale di petrolio rimane però nelle rocce e per ora non si è trovato il modo di estrarlo. È fondamentale, infatti, procedere con grande cautela per evitare di inquinare le falde acquifere e di causare problemi idrogeologici.
Una tecnica per l’estrazione impiegata in paesi come gli Stati Uniti e il Canada è quella del fracking, nel quale si inietta in rocce friabili che contengono idrocarburi un getto d’acqua, sabbia e prodotti chimici ad altissima pressione. Il procedimento consente di estrarre più petrolio e gas naturale, ma secondo gli ecologisti può causare terremoti e inquinare il sottosuolo. In Italia, dove la produzione di petrolio copre il 10% del fabbisogno nazionale, il fracking non viene utilizzato.
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