Le sostanze tossiche che possono danneggiare la salute sono potenzialmente ovunque e sono parte integrante del cosiddetto inquinamento outodoor/indoor che, secondo le stime dell’OMS, è responsabile di 4,3 milioni di decessi al mondo ogni anno. L’Unione Europea, con le normative ELV, RoHS e WEEE, è in prima linea nel combattere l’uso delle sostanze pericolose per la nostra salute.

Che cosa significano però le sigle ELV, RoHS e WEEE? ELV (End of Life Vehicles) è la normativa messa a punto per risolvere un problema con cui l’Unione Europea si è trovata a fare i conti: gli 8/9 milioni di tonnellate di rottami generati ogni anno dallo smaltimento dei veicoli fuori uso. RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive) istituisce norme riguardanti la restrizione all’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) al fine di contribuire alla tutela della salute umana e dell’ambiente, compresi il recupero e lo smaltimento ecologicamente corretti dei rifiuti di AEE.

Infine WEEE (Waste Electrical and Electronic Equipment Directive) è una misura dell’Unione Europea, destinata agli Stati membri, in base alla quale il materiale elettronico ed elettrico deve essere marcato con un adesivo. I produttori dovranno quindi adottare uno schema di riciclaggio che sia riconosciuto dalla WEEE. Al fine di soddisfare le direttive ELV, RoHS e WEEE, l’industria dei trattamenti superficiali è passata alle passivazioni a base di Cromo trivalente per composti e rivestimenti anticorrosivi su Zinco. Per anni il Cromo esavalente è stato il principale metodo utilizzato per il rivestimento di componenti a base acciaio al fine di proteggerli dalla corrosione.

Oggi si cercano nuovi materiali sostitutivi per rivestimenti anticorrosivi. L’obiettivo è quello di evitare l’uso di materiali pericolosi e di rendere possibile un riciclaggio sicuro al termine del ciclo di vita del prodotto. Il divieto di utilizzare il Cromo esavalente si applicherà in futuro non solo ad autovetture e a veicoli commerciali con un peso complessivo fino a 3,5 tonnellate, ma anche in tutti i rami industriali. L’industria galvanica sarà pronta al cambiamento e alla riconversione di tutti i suoi processi per essere più “green”?

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