Nella nostra società siamo abituati a buttare senza pensarci due volte quello che non ci serve più, ma così facendo sprechiamo risorse preziose: gli avanzi del cibo, i cosiddetti rifiuti biodegradabili, possono essere riutilizzati per produrre mangimi, prodotti di vario genere ed energia alternativa. Di queste possibilità, preziose per il nostro pianeta, si occupa la bioeconomia, che studia come trasformare rifiuti e risorse biologiche biodegradabili in prodotti utili.
Secondo i dati della Commissione europea relativi al 2012, in Europa la bioeconomia dà lavoro a 22 milioni di persone e produce un fatturato di 2000 miliardi di euro. Si tratta di un settore in crescita, dal quale trarrebbero vantaggio le aziende agricole e l’industria alimentare, che potrebbero guadagnare e nel frattempo smaltire i loro scarti di lavorazione, dalle deiezioni animali agli scarti di macellazione passando per gli scarti agro-industriali. Oltre che per produrre energia, i rifiuti organici possono essere trasformati per produrre oggetti, come ad esempio bioplastiche, imballaggi, biodetergenti, materiali per bioedilizia. Se ne occupa la “chimica verde”, che nel rispetto della sostenibilità ambientale parte da materie prime organiche e fonti rinnovabili.
Un esempio illuminante di questo tipo di attività viene da Bolzano, dove la Frumat Srl ha studiato il modo di produrre la cartamela, uno speciale tipo di carta ottenuto aggiungendo alla cellulosa gli scarti di lavorazione delle mele. La cartamela viene utilizzata per produrre carta igienica, ma anche fazzolettini e scatole per imballaggi. È ora allo studio la pellemela, che sempre partendo dagli scarti delle mele permetterà di realizzare scarpe e rivestimenti per divani e sedie. Le applicazioni sono potenzialmente infinite e il fatto che la sostenibilità ambientale sia legata a un concreto vantaggio economico e pratico per le aziende agricole e alimentari fa sperare che la ricerca nel settore non mancherà. Di Bieconomia si parlerà al Salone per le Energie Rinnovabili Bioenergy, che si terrà dal 25 al 27 Febbraio a Cremona.
(Fonte: BioEnergy Italy)
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